Tumore allo stomaco: uno studio dimostra che gli agrumi riducono il rischio del 20 per cento
Secondo quanto emerso da uno studio in via di pubblicazione sull’International Journal of Cancer il consumo regolare di agrumi contrasta il rischio di tumore allo stomaco.
I ricercatori del dipartimento di Scienze cliniche e di comunità dell’Università di Milano in collaborazione con altri centri di ricerca in Europa, America e Asia, hanno confrontato i dati di 15 studi su 6.340 pazienti con tumore gastrico con quelli di 14.490 persone non malate di tumore, ed è emerso un rischio di tumore allo stomaco inferiore del 20 per cento per chi consumava regolarmente agrumi.
Carlo La Vecchia, professore al dipartimento di Scienze cliniche dell’Università di Milano, ha spiegato che lo “studio ha stabilito in modo conclusivo il ruolo favorevole di un regolare consumo di agrumi rispetto al rischio di tumore dello stomaco, il terzo per mortalità nel mondo e il quinto in Italia. La vitamina C e i flavonoidi contenuti negli agrumi hanno proprietà antiossidanti, antiinfiammatorie e pro-apoptotiche, favoriscono cioè la morte cellulare programmata – ovvero l’apoptosi -, impedendo proliferazioni incontrollate tipiche delle cellule tumorali”.
Ma “poiché non sappiamo con precisione quali dei loro costituenti siano responsabili dell’effetto protettivo non è possibile sostituire una dieta sana e ricca di agrumi con pillole di vitamina o di altri micronutrienti” ha fatto presente.
Il professore ha aggiunto che “gli agrumi, data la loro acidità, possono essere controindicati” per chi soffre di reflusso gastroesofageo, ma “l’effetto può variare da una persona all’altra, a seconda del tipo di agrume o di come e quando viene consumato” quindi “un cibo può causare reflusso se assunto poco prima di coricarsi e non dare problemi se consumato in altri momenti (comunque chi soffre di reflusso è bene non si sdrai se non almeno un’ora-un’ora mezzo dopo il pasto). L’esclusione o la riduzione di alimenti salutari non dovrebbe mai essere fatta a priori, ma solo nella misura in cui comporta davvero problemi”.
La redazione
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