Martedì, 14 Luglio 2015 14:48
VOLEVA DIFENDERE LA FIGLIA DA ABUSI SESSUALI
BOLZANO. Lo hanno massacrato di botte perché è corso in piazza Bersaglio, a Oltrisarco, per difendere la figlia minorenne, perseguitata da due tunisini. È finito in ospedale un brigadiere dei carabinieri, picchiato a sangue da due uomini.
La notizia ha dello scandalo in quanto risale al 2011 (fonte Susanna Petrone Alto Adige) senza che si sia più saputo nulla sulle condanne esemplari da imputare agli aggressori.
Erano quasi le 18 quando ha chiamato il padre sul cellulare, chiedendo aiuto. La ragazzina, in compagnia di una amica, si trovava in via Claudia Augusta alla fermata dell’autobus, quando ha notato la presenza dell’uomo che da due giorni la pedinava facendole proposte a sfondo sessuale.
Erano quasi le 18 quando ha chiamato il padre sul cellulare, chiedendo aiuto. La ragazzina, in compagnia di una amica, si trovava in via Claudia Augusta alla fermata dell’autobus, quando ha notato la presenza dell’uomo che da due giorni la pedinava facendole proposte a sfondo sessuale.
Per questo motivo, le due adolescenti hanno deciso di chiamare il padre della ragazza, un brigadiere dei carabinieri del nucleo investigativo di Bolzano. «Papà, per favore vieni. C’è di nuovo quell’uomo. Sono vicino a piazza Bersaglio ad Oltrisarco». Questo è quello che la ragazzina avrebbe detto al padre, che era a passeggio con il cane. L’uomo si è fiondato immediatamente nel quartiere per salvare la figlia.
Quando è arrivato erano le 18.30. Il carabiniere si è subito identificato, spiegando al molestatore di essere un militare e gli ha chiesto i documenti. Ma lo straniero ha iniziato ad insultarlo, dicendogli di sparire, e che aveva «da fare con la ragazzina». A quel punto il brigadiere dell’Arma ha chiamato i colleghi, chiedendo l’intervento della pattuglia. Il tunisino ha capito che l’uomo che aveva davanti era veramente un carabiniere e ha iniziato a colpirlo con calci e pugni. Come se non bastasse, si è aggiunto un connazionale dell’aggressore – che si trovava a pochi metri dalle ragazzine -, che ha tenuto fermo per le braccia il carabiniere. Non solo: ad un certo punto, i due tunisini hanno trascinato il brigadiere verso una macchina, sbattendogli più volte la testa contro la portiera. Dopo alcuni minuti, sono arrivati i carabinieri del Radiomobile e i due extracomunitari sono fuggiti. Un cittadino ha indicato ai militari in quale direzione erano spariti i due aggressori, che sono stati fermati ed arrestati poco dopo. Nel frattempo, i soccorritori hanno trasportato d’urgenza il carabiniere ferito all’ospedale San Maurizio di Bolzano. Il militare ha riportato una grave commozione cerebrale e diverse fratture. E’ sotto osservazione. I due tunisini devono rispondere di violenza, resistenza, lesioni e minacce a pubblico ufficiale. In serata il comandante provinciale dell’Arma, il colonnello Andrea Rispoli, e il tenente colonnello Giacomo Barone, hanno raggiunto il brigadiere ferito in ospedale per essere informati delle sue condizioni.
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Cronaca
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